Materie prime comuni nella fabbricazione della carta: una guida completa
La fabbricazione della carta è un'industria antica che si basa su una varietà di materie prime per produrre i prodotti cartacei che utilizziamo quotidianamente. Dal legno alla carta riciclata, ogni materiale ha caratteristiche uniche che influenzano la qualità e le prestazioni della carta finale. In questa guida, esploreremo le materie prime più comuni nella fabbricazione della carta, le loro proprietà delle fibre, la resa in cellulosa e le applicazioni.
Legno: l'elemento base tradizionale
Il legno è una delle materie prime più utilizzate nella fabbricazione della carta, suddivisa in due categorie principali: legno tenero e legno duro.
Legno tenero
- Lunghezza della fibra: In genere varia da 2,5 a 4,5 mm.
- Resa della polpa: Tra il 45% e il 55%.
- Caratteristiche: Le fibre di legno tenero sono lunghe e flessibili, il che le rende ideali per la produzione di carta ad alta resistenza. La loro capacità di formare solidi intrecci si traduce in una carta con un'eccellente durata e resistenza alla trazione. Questo rende il legno tenero una materia prima di alta qualità per la produzione di carta da lettere, carta da stampa e materiali da imballaggio ad alta resistenza.
Legno duro
- Lunghezza della fibra: Circa 1,0-1,7 mm.
- Resa della polpa: Solitamente dal 40% al 50%.
- Caratteristiche: Le fibre di legno duro sono più corte rispetto a quelle di legno tenero. Sebbene producano carta con una resistenza relativamente inferiore, vengono spesso miscelate con polpa di legno tenero per creare carta da stampa e carta velina di qualità medio-bassa.
Materiali agricoli e vegetali
Oltre al legno, anche diversi sottoprodotti agricoli e piante sono preziosi per la fabbricazione della carta, garantendo sostenibilità e convenienza.
Paglia e steli di grano
- Lunghezza della fibra: Circa 1,0-2,0 mm.
- Resa della polpa: dal 30% al 40%.
- Caratteristiche: Si tratta di materie prime ampiamente disponibili ed economiche. Sebbene la loro resa in cellulosa non sia molto elevata, sono adatte alla produzione di carta per usi culturali e carta da imballaggio.
Bambù
- Lunghezza della fibra: Varia da 1,5 a 3,5 mm.
- Resa della polpa: dal 40% al 50%.
- Caratteristiche: Le fibre di bambù hanno proprietà simili a quelle del legno, con una buona resistenza. Inoltre, il bambù ha un ciclo di crescita breve e una forte rinnovabilità, il che lo rende un'importante alternativa al legno. Può essere utilizzato per produrre una varietà di carte, tra cui carta da coltura e carta da imballaggio.
Bagassa
- Lunghezza della fibra: da 0,5 a 2,0 mm.
- Resa della polpa: dal 35% al 55%.
- Caratteristiche: Essendo uno scarto agricolo, la bagassa è ricca di risorse. La lunghezza delle sue fibre varia notevolmente, ma dopo la lavorazione può essere utilizzata per produrre carta da imballaggio e carta velina.
Carta da macero: una scelta sostenibile
La carta da macero svolge un ruolo cruciale nell'economia circolare dell'industria cartaria.
- Lunghezza della fibra: da 0,7 mm a 2,5 mm. Ad esempio, le fibre della carta da macero per ufficio sono relativamente corte, circa 1 mm, mentre quelle di alcuni tipi di carta da macero per imballaggio possono essere più lunghe.
- Resa della polpa: Varia a seconda del tipo, della qualità e della tecnologia di lavorazione della carta da macero, generalmente dal 60% all'85%. I vecchi contenitori in cartone ondulato (OCC) possono avere una resa in polpa di circa il 75% - 85% dopo un trattamento adeguato, mentre la carta da macero mista per ufficio ha solitamente una resa dal 60% al 70%.
- Caratteristiche: L'utilizzo di carta da macero come materia prima è ecologico e garantisce un'elevata resa in cellulosa. È ampiamente utilizzata nella produzione di carta riciclata e carta ondulata, contribuendo alla conservazione delle risorse e alla riduzione dei rifiuti.
Note sull'elaborazione delle chiavi
È importante notare che i processi di spolpatura variano a seconda delle materie prime.Legno, bambù, paglia e gambi di grano richiedono cotturadurante la riduzione in poltiglia. Questo processo utilizza sostanze chimiche o alte temperature e pressioni per rimuovere componenti non fibrosi come lignina ed emicellulosa, assicurando che le fibre siano separate e pronte per la fabbricazione della carta.
Al contrario, la polpa di carta da macero non richiede cottura. Si avvale invece di processi come la disinchiostrazione e la setacciatura per rimuovere le impurità e preparare le fibre per il riutilizzo.
Comprendere le proprietà di queste materie prime è essenziale per i produttori di carta, al fine di scegliere i materiali più adatti ai loro prodotti specifici, bilanciando qualità, costo e sostenibilità. Che si tratti della resistenza delle fibre di legno tenero o dell'ecocompatibilità della carta da macero, ogni materia prima contribuisce in modo unico al variegato mondo dei prodotti cartacei.
Data di pubblicazione: 29-lug-2025